Descrizione
1/10/2016
La banalitá del bene.
Questa è la storia di una morte annunciata. E’ la storia di un numero in soppressione in Spagna. Già, neppure la dignità di un nome aveva questo pit. E già, neppure l’onere e l’onore d’essere boxer.
Questa è la storia di un miracolo.
Lo vede Alessia, la nostra presidente dal cuore più morbido di un panetto di burro e ci supplica di salvarlo. Siamo sommerse di emergenze, pensioni, medicinali e veterinari da pagare. Però sì, accettiamo, non potremmo dormire sapendolo in soppressione. Facciamo un post su fb per raccogliere i soldi sufficienti a salvarlo. In poche ore tantissimi cuori gentili inviano ciò che possono. Una lotta contro il tempo…che, stavolta, vinciamo. 1031 è salvo, è Salvo, non potevamo chiamarlo in altro modo!
Marina organizza, con i volontari spagnoli, il viaggio e i documenti.
E’ un pit, non un boxer: Uno è rimasto con noi ben 5 anni prima che qualcuno si accorgesse di lui…temevamo la stessa sorte anche per lui.
Questa una parte della storia. Acuni dei protagonisti. Ma adesso andiamo a raccontare di Gabriele.
Gabriele non ha fb, Gabriele ci segue da anni sul sito, soffre con noi per tutti i boxer fragili. Lui ama i boxer, li ha sempre avuti, li ha sempre curati e sostenuti. Gabriele è una persona che, da anni, con costanza e generosità ci aiuta con donazioni che ci permettono di salvare sempre più boxer in difficoltà. In silenzio, senza chiedere mai nulla in cambio, vergognandosi timidamente dei nostri puntuali ringraziamenti.
Un giorno, senza preavviso, ci arriva il suo questionario con richiesta di adozione.
Lo chiama la Cri. ‘Ciao, il questionario é perfetto, controllo idem. Ti proporrei Xxxx, é anziano e ha pochi domani davanti a sé. Cosa dici?’
– ‘Va bene, va bene. Vengo a prenderlo martedì’.
[…]
‘Ciao, lo so che ieri ti avevo proposto Xxxx, ma abbiamo un’emergenza: Yyyy non sta bene, deve stare al caldo e al sicuro. Lontano da cliniche e pensione per non essere a rischio a contatto con altri cani fragili. Ha le difese immunitarie bassissime’.
– ‘Va bene, va bene. Se servo più a lui, vengo a prenderlo domani. Ma poi Xxxx cosa fará?’
‘Abbiamo altre richieste per Xxxx, andrá presto a casa anche lui’.
Purtroppo Xxxx non ce la fa e noi chiediamo a Gabriele di prendere Salvo. Va bene, ci ha detto. Come sempre. Come solo un cuore buono e generoso sa fare.
‘Gabriele, ti mando le foto così lo vedi?’
‘No, non importa, tanto lo vedo quando arriva’.
‘Gabriele, guarda che non è un boxer’
‘Va bene, va bene…se ha bisogno lui prendo lui’
Così, quando 1031 Salvo (in realtà sul libretto c’era scritto Thor e Gabriele gli ha rispettosamente tenuto il suo vero nome ‘per non confonderlo e cambiargli identità’) è arrivato dalla Spagna con un lungo lunghissimo viaggio, lui era lì ad aspettarlo. Come un papà davanti alla porta della sala parto, perchè non restasse neppure un giorno in più in box.
C’era un bell’inserimento impegnativo da fare, al rientro a casa, con la sua Giulia, un mix boxer/amstaff dal caratterino tutto pepe. Elisa ha magistralmente accompagnato la loro conoscenza e avvicinamento per settimane, andando la mattina prima del lavoro e all’uscita dall’ufficio. Per amore delle anime fragili.
Ecco, questa è una storia fatta di persone così. Semplici e immense al tempo stesso. E il cuore si allarga in un sorriso.
(anche la lupetta in sopressione con 1031 è in salvo da Marcella, un’altra anima bella)
Questa è la storia di una morte annunciata. E’ la storia di un numero in soppressione in Spagna. Già, neppure la dignità di un nome aveva questo pit. E già, neppure l’onere e l’onore d’essere boxer.
Questa è la storia di un miracolo.
Lo vede Alessia, la nostra presidente dal cuore più morbido di un panetto di burro e ci supplica di salvarlo. Siamo sommerse di emergenze, pensioni, medicinali e veterinari da pagare. Però sì, accettiamo, non potremmo dormire sapendolo in soppressione. Facciamo un post su fb per raccogliere i soldi sufficienti a salvarlo. In poche ore tantissimi cuori gentili inviano ciò che possono. Una lotta contro il tempo…che, stavolta, vinciamo. 1031 è salvo, è Salvo, non potevamo chiamarlo in altro modo!
Marina organizza, con i volontari spagnoli, il viaggio e i documenti.
E’ un pit, non un boxer: Uno è rimasto con noi ben 5 anni prima che qualcuno si accorgesse di lui…temevamo la stessa sorte anche per lui.
Questa una parte della storia. Acuni dei protagonisti. Ma adesso andiamo a raccontare di Gabriele.
Gabriele non ha fb, Gabriele ci segue da anni sul sito, soffre con noi per tutti i boxer fragili. Lui ama i boxer, li ha sempre avuti, li ha sempre curati e sostenuti. Gabriele è una persona che, da anni, con costanza e generosità ci aiuta con donazioni che ci permettono di salvare sempre più boxer in difficoltà. In silenzio, senza chiedere mai nulla in cambio, vergognandosi timidamente dei nostri puntuali ringraziamenti.
Un giorno, senza preavviso, ci arriva il suo questionario con richiesta di adozione.
Lo chiama la Cri. ‘Ciao, il questionario é perfetto, controllo idem. Ti proporrei Xxxx, é anziano e ha pochi domani davanti a sé. Cosa dici?’
– ‘Va bene, va bene. Vengo a prenderlo martedì’.
[…]
‘Ciao, lo so che ieri ti avevo proposto Xxxx, ma abbiamo un’emergenza: Yyyy non sta bene, deve stare al caldo e al sicuro. Lontano da cliniche e pensione per non essere a rischio a contatto con altri cani fragili. Ha le difese immunitarie bassissime’.
– ‘Va bene, va bene. Se servo più a lui, vengo a prenderlo domani. Ma poi Xxxx cosa fará?’
‘Abbiamo altre richieste per Xxxx, andrá presto a casa anche lui’.
Purtroppo Xxxx non ce la fa e noi chiediamo a Gabriele di prendere Salvo. Va bene, ci ha detto. Come sempre. Come solo un cuore buono e generoso sa fare.
‘Gabriele, ti mando le foto così lo vedi?’
‘No, non importa, tanto lo vedo quando arriva’.
‘Gabriele, guarda che non è un boxer’
‘Va bene, va bene…se ha bisogno lui prendo lui’
Così, quando 1031 Salvo (in realtà sul libretto c’era scritto Thor e Gabriele gli ha rispettosamente tenuto il suo vero nome ‘per non confonderlo e cambiargli identità’) è arrivato dalla Spagna con un lungo lunghissimo viaggio, lui era lì ad aspettarlo. Come un papà davanti alla porta della sala parto, perchè non restasse neppure un giorno in più in box.
C’era un bell’inserimento impegnativo da fare, al rientro a casa, con la sua Giulia, un mix boxer/amstaff dal caratterino tutto pepe. Elisa ha magistralmente accompagnato la loro conoscenza e avvicinamento per settimane, andando la mattina prima del lavoro e all’uscita dall’ufficio. Per amore delle anime fragili.
Ecco, questa è una storia fatta di persone così. Semplici e immense al tempo stesso. E il cuore si allarga in un sorriso.
(anche la lupetta in sopressione con 1031 è in salvo da Marcella, un’altra anima bella)
